SABBIONETANO E VIADANESE
Le dimore dei Gonzaga
45% Cultura | 25% Natura | 30% Enogastronomia
SABBIONETA / VIADANA / POMPONESCO
Cultura
45
Enogastronomia
30
Natura
25
Descrizione dell'itinerario
Al confine meridionale della Lombardia, dove la provincia mantovana incontra gli argini del Po, prende vita un itinerario di grande spessore storico e culturale. L’influenza e l’impatto dei Gonzaga sul territorio si manifestò qui specialmente sotto il profilo urbanistico e architettonico. Il percorso prende vita da Sabbioneta, “la piccola Atene dei Gonzaga”, fondata nel tardo Rinascimento dal principe Vespasiano, il quale la progettò sulla base dei principi umanistici della “città ideale” e promosse il suo arricchimento artistico-culturale. Le straordinarie bellezze architettoniche, da scoprire passo dopo passo all’interno del suo nucleo storico, le sono valse il riconoscimento di Patrimonio dell’umanità Unesco. Si prosegue successivamente per Viadana, il cui centro accoglie il visitatore attraverso l’arco di Porta Nuova. Si vive un’atmosfera stimolante passeggiando tra interessanti architetture e luoghi di culto. Il polo museale del MuVi è una piccola gemma per approfondire l’aspetto storico e culturale del borgo.
L’itinerario si conclude a Pomponesco, dove gli interventi rinascimentali di Giulio Cesare Gonzaga, ispirati anch’essi ai concetti della “città ideale” sviluppati da Vespasiano, hanno contribuito a dare al borgo una caratteristica impronta urbanistica di grande spessore.
I Consigli di mantova strada
Dove
mangiare
Dove
Degustare
Cantina Sociale di Viadana
via Scipiona, 1
46019 VIADANA (MN)
Tel: 0375 781392 (anche messaggeria WhatsApp)
www.cantinaviadana.it
Strutture
ricettive
Le tappe
Voluta dal duca Vespasiano Gonzaga nella seconda metà del Cinquecento, Sabbioneta esprime in tutto e per tutto la visione e lo spirito innovativo del suo creatore. Ispirata al modello di urbanistica rinascimentale della “città ideale”, è racchiusa dall’antica cinta muraria a struttura esagonale a forma di stella e conta due accessi: Porta Vittoria, la più antica, e Porta Imperiale, interamente rivestita di marmo bianco. Da qui parte l’esplorazione che conduce al Palazzo del Giardino, residenza privata del principe, caratterizzato da una sobria facciata esterna intonacata di bianco e impreziosita da un cornicione ligneo decorato. Internamente invece spiccano affreschi e dipinti di artisti del calibro di Carlo Urbino e Bernardino Campi. L’edificio è direttamente collegato alla Galleria degli Antichi, straordinaria struttura lunga novantasette metri costruita da Vespasiano per contenere la sua immensa collezione archeologica. È costituita da ventisei arcate nel piano inferiore, mentre il corridoio superiore è completamente decorato da affreschi illuminati da ampie finestre e sovrastato da un pregevole soffitto ligneo. La visita nella città ideale prosegue per Palazzo Ducale, situato nell’omonima piazza. Dotata di un’elegante facciata con un porticato rialzato, fu sede di rappresentanza e centro della vita pubblica e amministrativa del borgo. Il Teatro Olimpico o Teatro all’antica è un gioiello di rara bellezza, primo esempio di teatro stabile d’Europa costruito senza essere vincolato a strutture preesistenti. Progettato da Vincenzo Scamozzi, allievo del Palladio, si presenta a pianta rettangolare con gradinata di legno e loggia semicircolare con colonnato corinzio e statue degli dei. Alle bellezze artistiche e architettoniche si affiancano anche le specialità tipiche riconosciute con la De.Co., come i fragranti biscotti Filòs e i tortelli melone e peperoncino, gustosa variante dei tradizionali tortelli di zucca, da accompagnare con un bicchiere di Lambrusco Mantovano DOC.
Sorge in un territorio abitato sin dall’Età del Bronzo, come testimoniato dai numerosi reperti riportati alla luce, ma è sotto i Gonzaga che il borgo afferma la sua importanza. Le storiche abitazioni invitano alla scoperta e si rimane stupiti di fronte alle pregevoli architetture del Palazzo della Ragione, oggi sede del Municipio. Numerosi i luoghi di culto sparsi nella cittadina e nelle sue frazioni, tra i quali spicca la bella chiesa di santa Maria Annunziata, edificata a partire dal 1522. La struttura, a croce latina con tre navate, ospita al suo interno dipinti di importanti artisti rinascimentali come Bernardino Campi, Teodoro Ghisi e Francesco Borgani. Viadana spicca anche sotto il profilo culturale, grazie alla presenza del MuVi, ricco polo museale che comprende la Galleria civica d’arte contemporanea, la Biblioteca comunale “Luigi Parazzi” e il Museo civico “Antonio Parazzi” che ospita i reperti archeologici emersi dagli scavi nei dintorni. Viadana è infine zona di produzione di uno dei prodotti principe della provincia mantovana: il melone.
Il paese passò sotto il controllo dei Gonzaga verso la metà del Trecento ma fu solo con l’avvento di Giulio Cesare Gonzaga che divenne un autentico gioiello tra le golene del Po. Il marchese, cugino di Vespasiano, volle provare a creare qui la sua “città ideale”: progettò un assetto urbanistico che prevedeva una planimetria ortogonale delle vie e l’espansione del castello lungo due direttrici perpendicolari, in modo da creare quattro borghi simmetrici ancora oggi percepibili nonostante la distruzione del castello, avvenuta per mano dei francesi verso la fine del Settecento. La piazza, un tempo antistante al castello, è oggi delimitata a nord solo dalle scuderie, unico edificio sopravvissuto del complesso fortificato. Su di essa si affacciano edifici storici tutti risalenti all’inizio del Seicento. Spiccano i portici che ne seguono l’intero perimetro, il palazzo comunale e la chiesa di santa Felicita e dei Sette Fratelli Martiri.
Poco fuori dal borgo si raggiunge la Riserva naturale Garzaia di Pomponesco, area protetta istituita nel 1998 e situata sull’alveo del Po. Una passeggiata lungo i suoi sentieri garantisce il giusto appetito per assaggiare il Luadèl, pane il cui impasto spalmato di strutto viene ripiegato come una sfoglia, accompagnato ad uno degli eccellenti salumi locali.
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